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"Nessun artista del primo Rinascimento italiano è stato studiato negli ultimi decenni tanto quanto Beato Angelico. Mostre, monografie, saggi specialistici hanno trattato ogni aspetto della sua pittura, anche a seguito delle campagne di restauro degli affreschi del frate al convento di San Marco a Firenze e nella cappella Niccolina in Vaticano. Perché allora aggiungere un altro volume - questo - al lungo elenco delle pubblicazioni? C'è ancora da dire qualcosa di così importante da meritare un libro? Credo di sì. I moderni studi angelichiani hanno cercato di recuperare il maestro domenicano per la storia dell'arte. Come scrisse Giorgio Bonsanti, già direttore del Museo di San Marco, nel catalogo della mostra a Roma del 2009, Beato Angelico. L'alba del Rinascimento, 'l'immagine tuttora diffusa dell'arte di fra' Angelico è quella di un artista pio e devoto, la cui arte risulta completamente subordinata alla funzione edificante che la motiva', mentre, afferma Bonsanti, nel caso dell'Angelico 'risulta assolutamente fondamentale riuscire a leggerne lo sviluppo formale e l'evoluzione stilistica' senza lasciare che 'l'oggettiva monotonia tematica a carattere religioso [...] condizioni una lettura a carattere culturale'. Non gli posso dare torto, e infatti la presente opera vuole ampliare la lettura 'a carattere culturale' dell'artista, insistendo però sul fatto che la stessa religiosità dell'Angelico è cultura: non solo pietismo e devozione ma teologia, mistagogia, esegesi..." (Dalla Premessa)